Curiosità e divagazioni sull'arte
I pensieri dell'arte
Si usano gli specchi per guardarsi il viso......si usa l’Arte per guardarsi l’anima.
Il pittore è un essere sul quale non bisogna discutere troppo perchè perde la vita in onor nostro e per l'elevazione del nostro spirito........
Lo diceva anche Charles Baudelaire
Corrispondenze
E' un tempio la Natura ove viventi
pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l'uomo
tra foreste di simboli dagli occhi
familiari. I profumi e i colori
e i suoni si rispondono come echi
lunghi che di lontano si confondono
in unità profonda e tenebrosa,
vasta come la notte ed il chiarore.
Esistono profumi freschi come
carni di bimbo, dolci come gli òboi,
e verdi come praterie; e degli altri
corrotti, ricchi e trionfanti, che hanno
l'espansione propria alle infinite
cose, come l'incenso, l'ambra, il muschio,
il benzoino, e cantano dei sensi
e dell'anima i lunghi rapimenti.
Il mio concetto di Arte
L'Arte è l'espressione di un dialogo tra Io Individuale e Realtà.
Esiste in ogni individuo un Io Interiore, cioè l'io riconosciuto come parte sentimentale e inconscia della persona fisica, ed un Io Esteriore che si identifica nella persona fisica propria col suo carattere e la sua sensibilità. L'Io individuale non è in diretta relazione con la realtà, ma entra in rapporto con questa solo mediante un'altro Io; l'Io Esteriore. L'I.E., cioè la persona fisica, vive la sua realtà ed il suo ambiente in uno sfondo di simboli a prima vista ignoti ed incomprensibili, è come un foglio di carta bianca fotosensibile che aspetta solo di essere impressionata.
Le impressioni sono causate da sensazioni nascenti dal rapporto I.E. - Reale, ovvero dal tentativo di decifrare gli elementi simbolici che costituiscono la nostra natura e il nostro ambiente di vita reale, realtà percepita in modo diverso da ogni individuo a seconda delle proprie capacità intuitive, del proprio carattere e dei propri condizionamenti che accorciano o allungano la distanza che lega l'I.I. dall’ I.E. influenzando le capacità percettive e sensitive.
Queste sensazioni che si sviluppano sono tanto ampie ed intense che l'I.E., puramente razionale, esaminando il mondo esterno in maniera percettiva razionalizzando ciò che è logico e vedendo ciò si vede e che tutti gli altri vedono, non può spiegarsi con le proprie capacità essenzialmente sensoriali e fisiche. Per poter cogliere il valore di tali sensazioni l'I.E. entra in dialogo con l'I.I., che vive in un ambiente di emozioni e suggestioni e che con la potenza della percezione dell'inconscio scompone le sensazioni e le analizza e le domina rivelandole in tutti i suoi valori all'Io Ragione che non può ricondurle al razionale e di conseguenza non può esprimerle ad altri con i propri mezzi.Il potente bisogno interiore di esprimersi che è radicato in ogni individuo dalla sua nascita, che non tutti riescono a scoprire in se stessi, spinge l'I.E. a suggerire le sue scoperte emozionali attraverso altre sensazioni che fa nascere in altri individui.
Per creare queste suggestioni negli altri individui si serve di una relazione simbolica che trova esplicitazione nell'arte. L'Arte nasce quindi da un potente bisogno di esprimersi ma sopratutto di esprimere i propri sentimenti. L'arte è quindi e deve essere sempre lo strumento più potente di comunicazione.L'arte più pura è quella che scaturisce dall'animo di un fanciullo che non ha ancora macchiato il suo foglio di carta bianca con i condizionamenti della vita e che meglio di tutti riesce a interpretare e capire la foresta di simboli che lo circonda esprimendo sin dal suo primo vagito la gioia del suo primo contatto con la vita.
Mario MancaIl mio stile preferito
Un esempio da seguire, la scuola di Salvator Dalì
Come per la maggior parte di quelli che come me, da autodidatti, hanno cominciato a esplorare il mondo fantastico della pittura e del disegno, tutto è avvenuto per caso o per curiosità pasticciando quà e là o sporcando qualche tela capitatami fra le mani ed una manciata di colori da utilizzare. Ancora ragazzino sentivo un'attrazione particolare per il disegno ed i colori e fu così che da un regalo di una bella confezione di colori ad olio corredata del necessario per abbozzare il primo quadro cominciai a cercare di carpire i segreti del colore e della rappresentazione pittorica osservando attentamente e copiando qualche opera di pittore famoso e non famoso che non fosse troppo difficile da duplicare.
Ovviamente i primi tentativi furono disastrosi o quantomeno non troppo soddisfacenti, ma con costanza e determinazione ben presto cominciai ad ottenere ottimi risultati, tanto da spingermi a provare le diverse tecniche e gli stili più dispararti e nello stesso tempo a studiare quelle nozioni di storia dell'arte che mi consentirono di conoscere più a fondo il perchè di tutti quegli stili e correnti artistiche e culturali che nel tempo si sono succedute e che si sono identificate in determinati pittori.
Maturando artisticamente capii che anche io nel mio tempo e nel mio ambiente di vita avevo bisogno di uno stile tutto mio anche se ispirato a quello di altri,capaci di guidarmi ad esprimere al meglio le mie emozioni. Per poter distinguere e valutare quale di essi fosse più adatto al mio modo di vedere, ho provato negli anni, diversi stili di grandi pittori ma che ho presto abbandonato perchè ritenuti fortemente legati al loro tempo.
Il mio concetto di Arte l'ho espresso in un'altra sezione sopra e trovo che la pittura di Salvator Dalì, De Chirico, Magritte e qualche altro abbiano mosso in me un'ammirazione sfrenata verso il Surrealismo da me seguito negli anni più recenti della mia carriera artistica e sul quale girovago cercando una variante personale. Ritengo molto potente ed espressivo il Surrealismo elevandolo alla massima potenza in quanto tecnica dalle immense capacità espressive e larghezza di banda senza confini per rappresentare il non rappresentabile.
